Il tennista Andy Murray scende in campo per il WWF contro il bracconaggio

Vincitore di una medaglia d’oro alle Olimpiadi di Londra 2012, di uno US Open e un Torneo di Wimbledon e ora anche ambasciatore del WWF contro il bracconaggio e il commercio illegale di specie selvatiche. Stiamo parlando di Andy Murray, grandissimo campione di tennis e amante degli animali, che ha accolto con molta serietà e gioia il suo compito di testimonial per sensibilizzare su questo problema la popolazione mondiale.


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Il progetto prevede di addestrare alcuni cani da fiuto per impedire azioni di bracconaggio nel Parco Nazionale di Chitwan, in Nepal. In questo Paese tigri, rinoceronti ed elefanti sono da sempre prede del bracconaggio e di commercio illegale: parti degli animali vengono usate per la medicina cinese, esibizione di trofei, amuleti, pelli per vestiti rituali. Per quanto riguarda le tigri, dal 1900 ad oggi si è assistito ad un’uccisione del 90% degli esemplari presenti in natura, mentre ogni giorno vengono uccisi 70 elefanti. I rinoceronti sono ormai praticamente estinti ( più di 1000 uccisi solo nel 2013) e il loro corno, considerato uno status symbol, viene esposto nei salotti delle case eleganti come trofeo.

Il WWF cerca di aiutare questi animali, agendo sul campo e stroncando ogni azione illecita. Murray parteciperà al progetto attraverso una campagna pubblicitaria che si terrà per tutto la stagione tennistica del 2015 e in suo onore il WWF ha chiamato uno dei cani da fiuto Murray. La campagna in Italia si chiama #dachepartestai? e mira a raccogliere fondi per dotare ranger, guardie zoofile e volontari italiani e nel mondo e dotarli di attrezzature altamente tecnologiche per sconfiggere il bracconaggio.

Photo by Facebook

 

 

 

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