L’appello dell’ Anpana (Associazione nazionale protezione animali, natura, ambiente) è chiaro: “Guidate con prudenza sulle strade con pericolo di attraversamento animali. In caso di incidenti, occorre fermarsi e soccorrerli. Scappando si rischiano pesanti conseguenze per omissione o, se si abbandona agonizzante, per maltrattamento di animale“. L’ultimo caso pochi giorni fa, vicino a Novara: un capriolo è stato investito ma l’automobilista coinvolto nell’incidente si è fermato.
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L’animale agonizzate è stato soccorso da due guardie eco-zoofile che per fortuna passavano di lì e poi è stato trasportato alla clinica veterinaria Monte Rosa di Castelletto. La ferita, di circa 10 cm, è stata medicata con alcuni punti di sutura e poco dopo il capriolo è stato liberato. Una storia a lieto fine grazie ai soccorsi, subito attivati. Gli automobilisti si sono fermati per cercare una soluzione, ma se non l’avessero fatto sarebbero andati incontri a pesanti sanzioni: dai 389 euro ai 1559 euro è la multa per chi causa l’incidente e non si ferma. Multato anche chi è coinvolto nell’incidente o vi assiste ma non si ferma; in questo caso la penale è dai 78 ai 311 euro. La legge che regolamenta questo tipo di incidente è recente e può non essere conosciuta da tutti.
Ma come aiutare un animale ferito? Certamente non è facile e quasi nessuno ha le competenze per farlo. Basta però chiamare la polizia locale che avvertirà i veterinari dell’Asl . Non soccorrere un animale ferito oltre la multa può causare una condanna per maltrattamento; meglio quindi fermarsi e cercare di prestare soccorso. Aldilà delle sanzioni pecuniarie previste ne va del senso civico e della vita di un povero animale, che con pochi sforzi probabilmente può essere salvato.
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