Luciana Littizzetto indagata per maltrattamento sugli animali

Questa volta Luciana Littizzetto l’ha fatta grossa, tanto da meritarsi una denuncia per maltrattamento sugli animali. A denunciarla è stata l’Associazione animalisti italiani, che non aveva gradito la scenetta andata in onda nel dicembre scorso, durante la trasmissione “Che tempo che fa“, dove Luciana, per denunciare la sconfitta della legge elettorale (porcellum), si era presentata in studio con un maialino dentro una carrozzina. L’animale, visibilmente impaurito, è rimasto immobile per tutto il tempo dello sketch, mentre la Littizzetto faceva ridere il pubblico. Talmente fermo e scosso, da far pensare che possa essere stato drogato o anestetizzato.

ANTONELLA CLERICI E IL CANE OLIVER

Una scena raccapricciante. Il maialino era visibilmente terrorizzato, tremava e nonostante avesse la possibilità di uscire dal carrellino è rimasto immobile per tutto il tempo. Forse narcotizzato? Forse drogato? E’ spettacolo utilizzare un essere senziente e sottoporlo ai rumori del pubblico, dei microfoni, delle fortissime luci in studio? No è maltrattamento“, ha dichiarato Walter Caporale, presidente dell’Associazione animalisti. La Littizzetto ha giocato sulla figura dell’animale, chiamandolo “Letta Pig”, un misto tra Enrico Letta e la famosa Peppa Pig, e ha continuato su questa falsa riga, mentre il porcellino si guardava intorno, scosso e senza punti di riferimento.

La Rai ha sottoscritto un protocollo che vieta l’uso di animali per intrattenimento, soprattutto perché gli studi televisivi non sono luoghi adatti, per via delle luci, dei rumori e della confusione che possono spaventare qualsiasi specie di animale. A qualcuno la denuncia nei confronti della Littizzetto potrà sembrare esagerata, ma certo è che a nessuno piacerebbe stare in luogo in cui si ha paura, dove ci si sente smarriti, alla mercé di un altro essere umano. Partendo dal presupposto che gli animali non sono giocattoli e vanno rispettati, anche nel programma si sarebbe dovuta prestare più attenzione e magari sostituire il maialino con un peluche, per un risultato pressoché uguale.

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