Lagotto romagnolo, il perfetto cane da tartufo

L’origine del lagotto romagnolo risale al 1500, quando nelle valli di Comacchio era utilizzato per la sua attitudine da riporto in acqua; la razza si è poi diffusa in tutte le zone paludose e vicino ai corsi d’acqua. Si ipotizza che l’origine della razza possa essere ancora più antica, forse databile agli etruschi. Il suo nome deriva dal dialetto romagnolo “Can Lagot”, ossia “cane da acqua” o “cane da caccia in palude con pelo riccio”. Negli anni il lagotto è stato utilizzato anche come cane da riporto della selvaggina, poi con la bonifica delle zone paludose delle valli di Comacchio e Ravenna si è affinata una sua abilità: la ricerca del tartufo. Nel 1970, grazie a quattro appassionati cinofili, la razza ha riacquistato la purezza persa con accoppiamenti con cani di altre specie. Il lagotto è un cane dal pelo riccio, morbido, con una stazza media; è molto docile ed è un’ottima compagnia per i bambini.

WHIPPET: UN CANE DA SESSANTA CHILOMETRI ALL’ORA
ASPETTO: Cane di taglia medio-piccola, pelo riccio e molto morbido. Grandi occhi di ogni colore, dall’azzurro al marrone scuro. Forte, robusto e con un peso che varia dagli 11 ai 16 kg. Per evitare nodi dovuti al pelo riccio è bene spazzolarlo frequentemente.

TEMPERAMENTO: Molto attivo, il lagotto è un cane docilissimo, adatto alla vita in famiglia e ai bambini piccoli. Fedele e amorevole, va d’accordo con gli altri cani e ha bisogno di lunghe passeggiate e corse, per impiegare la sua propensione al lavoro. Ama scavare, per questo alcuni proprietari creano per lui un piccolo luogo, in giardino, per consentirgli questa attività.

IMPIEGO: Grazie al suo olfatto sviluppato viene utilizzato e allevato come cane da ricerca di tartufi. Eccellente nuotatore, può stare per alcuni minuti in acque gelide senza patire il freddo.

CURIOSITA‘: Il lagotto è rappresentato in un dipinto del Mantegna, “L’incontro”, vicino ai signorotti dell’epoca.

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