Cappuccetto Rosso non piace agli animalisti. L’Aidaa: “Fiaba da ritirare. Il lupo non è cattivo”

Sarà stato forse per quel travestimento nei panni della nonna e per quella descrizione: occhi, orecchie e mani grandi ma, soprattutto, una bocca enorme per mangiare (nel modo migliore possibile) una povera bimba indifesa. Sta di fatto che il lupo dipinto nella favola di Cappuccetto Rosso non va proprio giù all’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente (Aidaa).

Ecco che arriva, come un fulmine a ciel sereno, una presa di posizione netta degli animalisti. È proprio il presidente nazionale dell’Aidaa, Lorenzo Croce, a scrivere in una nota ufficiale: “Che i lupi non sono affatto animali cattivi se ne sono accorti persino i cacciatori che in questi giorni ne hanno già salvati due. Ora è arrivato il momento di riscattare a tutti i livelli il nostro amico lupo a partire dalla necessità di togliere dagli scaffali di tutte le librerie, le biblioteche pubbliche, scolastiche e private quell’orribile fiaba che si intitola Cappuccetto Rosso, nella quale si paragona la figura del lupo a un animale cattivo e privo di scrupoli”.

Nonostante intere generazioni siano cresciute con favola dei fratelli Grimm, non è la prima volta che Cappuccetto Rosso subisce attacchi per la presunta violenza del suo contenuto. In più occasioni si è assistito a critiche verso alcune parti della storia, nel mirino gli atti di cannibalismo nell’inghiottire nonna e bambina e quelli di violenza del cacciatore contro il lupo, che hanno portato alla genesi di molte varianti rivisitate in versioni più soft.

Inoltre, il comunicato a firma del presidente dell’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente non si limita a chiedere il ritiro della fiaba. C’è di più visto che Cappuccetto Rosso, insieme a tutte le altre filastrocche che hanno sempre dipinto il lupo come animale cattivo, viene ritenuta responsabile anche dello sterminio di questi animali sulle Alpi e sugli Appennini. Come a dire che, se non ci avessero raccontato la storia di Cappuccetto Rosso, oggi i lupi vivrebbero ancora felici senza rischiare d’essere una specie in via di estinzione.

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