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Chi è più intelligente? I cani battono le scimmie e i delfini

Il cane non è soltanto il migliore amico dell’uomo ma, secondo gli ultimi studi condotti, anche il compagno più intelligente tra tutti gli animali. La scoperta è arrivata da una ricerca congiunta portata avanti dal Duke Canine Cognition Center della Nord Carolina (Stati Uniti) e dal Dog Cognition Centre dell’Università di Portsmouth (Regno Unito).

Lo studio si è concentrato su test empirici per verificare le capacità cognitive dei cani e rapportarle con quelle di scimmie e delfini, animali tradizionalmente considerati ai primi posti per acume e brillantezza. Cosa è emerso dal confronto? I cani hanno prevalso per la loro capacità di capire alla perfezione le intenzioni comunicative degli umani.

A proposito della ricerca Laurie Santos, psicologa dell’Università di Yale, ha dichiarato: “Ci sono numerose prove che dimostrano come i cani comprendano meglio dei primati i segnali trasmessi dagli uomini e la capacità di interpretarli”.

Più dura la competizione intellettuale con i delfini. Sebbene quest’ultimi abbiano dimostrato nel corso dei test una migliore attitudine per la risoluzione dei problemi e si siano rivelati gli unici animali in grado di riconoscersi allo specchio, la palma di animale più intelligente se l’è aggiudicata l’universo canino proprio le sue capacità di comprensione del linguaggio umano. Questo è stato il parametro decisivo per i ricercatori secondo cui l’intelligenza dovrebbe essere valutata come capacità di relazionarsi ed interagire con l’uomo e con le altre specie.

I cani hanno superato delfini e scimmie dimostrandosi gli unici animali in grado di comprendere ciò che chiediamo loro semplicemente puntando un dito verso qualcosa. La ricerca ha portato come esempio di brillantezza la piccola Chaser, una Border Collie che nei test è stata capace di tradurre in pratica semplici frasi (come “portami indietro il fresbee”) dimostrando di conoscere un dizionario di più di mille parole.
“Quando guardiamo negli occhi i nostri amici cani – ha concluso la ricerca – non possiamo fare a meno di vedere un barlume di intelligenza che altro non è che un riflesso della nostra mente”.