I cani possono entrare nei locali pubblici? Se il gestore è d’accordo sì

Cenare in un ristorante con il proprio cane a fianco o entrare in un bar per due minuti a prendere un caffè senza dover legare il proprio animaletto fuori è possibile? Da qualche mese sì. La Federazione italiana pubblici esercizi (Fipe) lo scorso ottobre in occasione della Fiera Internazionale dell’Ospitalità Alberghiera ha annunciato attraverso un comunicato stampa che se i nostri amici a quattro zampe sono dotati di guinzaglio e museruola non c’è assolutamente alcun problema. Dopo gli hotel, anche i ristoranti, i bar, le gelaterie ed i pubblici esercizi vari non saranno più un tabù.

Le regole sono riportate nel Manuale di corretta prassi operativa per gastronomia, ristorazione e pasticceria presentato appunto dalla Fipe e stilato in collaborazione col Ministero della salute. Nel testo si legge chiaramente che non esistono motivi igienico sanitari per impedire ai cani di entrare in questi luoghi: le multe però saranno fatte ugualmente ai padroni che non doteranno il proprio animaletto di guinzaglio e museruola: “Ovviamente non possono scorrazzare nei locali in cui si cucina o si preparano alimenti e bevande – ha dichiarato il direttore generale Marcello FioreMa a parte questa restrizione, frutto anche di buon senso, d’ora in poi Fido non dovrà più stare in mezzo a una strada in attesa del suo padrone”. Quindi addio per sempre al cartello “vietato entrare”?

In realtà no: la libertà di circolazione è ammessa solo se chi gestisce il ristorante, la gelateria, il bar o l’albergo è d’accordo. Quindi chi non ritiene opportuna la presenza di animali nel proprio locale è liberissimo di negare l’accesso. Ci sono solo due eccezioni: i supermercati non sono considerati pubblici esercizi e quindi i cani devono sempre aspettare fuori, mentre quelli che accompagnano i non vedenti possono entrare sempre dappertutto.

Foto by Facebook

Impostazioni privacy