I criceti ormai sono tra gli animali domestici più diffusi: bisogna sapere però che esistono diverse specie ed oggi parleremo di quelli russi (originari delle fredde steppe siberiane) ovvero la razza più piccola di dimensione. Dormono di giorno e si svegliano al tramonto quindi la loro attività è soprattutto notturna: per questo motivo hanno la vista poco sviluppata. Al contrario dell’udito e dell’olfatto: è fondamentale non sottoporli a rumori troppo forti e tenerli lontani dalla cucina. Inoltre sono molto sensibili agli sbalzi di temperatura e quindi è bene tenerli lontani dalle correnti d’aria. Non amano essere coccolati ed accarezzati (anche se bisognerebbe farlo ugualmente per fare in modo che non diventino aggressivi) e in inverno cadono in una specie di letargo: si svegliano solo ogni quattro giorni per mangiare.
I criceti russi non sono animali longevi e in media vivono solo un anno e mezzo a causa del loro metabolismo elevatissimo: sono ghiotti di piante, tuberi, insetti, frutta e semi. La loro alimentazione deve avere in particolare un venti per cento di proteine, un cinque per cento di grassi e non può contenere cibi zuccherati, insaccati, verdure marce, parti verdi dei pomodori, cioccolata e latte. Questi animaletti sono robusti e difficilmente si ammalano, anche se potrebbero essere soggetti a stipsi, pelo unto, diarrea e cisti.
Bisogna stare molto attenti se si decide di allevare una coppia, infatti è necessario scegliere un maschio ed una femmina poiché esemplari dello stesso sesso tendono a lottare. Quelli maschili raggiungono la maturità sessuale dopo la decima settimana di vita, mentre quelli femminili a partire già dalla sesta. La gravidanza dura poi diciotto giorni, al termine dei quali vengono alla luce sei cuccioli. Infine la gabbia deve essere a due piani in plexiglas o plastica (sconsigliato il legno che assorbe l’urina e quindi risulta difficile da pulire) con una ruota per permettere al criceto di fare movimento ed una cassetta in cui possa costruirsi la tana. Tutto chiaro?
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