Gatto in pericolo sui binari: metropolitana chiusa per salvarlo

Una linea della metropolitana di New York è stata chiusa per circa 45 minuti per salvare un cucciolo di gatto. Le operazioni di soccorso hanno scongiurato il rischio che il gatto fosse investito o fulminato dall’alta tensione.

Bloccare una linea metropolitana per salvare un animale in pericolo: è quanto accaduto a New York, presso la fermata di Rockaway Avenue di Brownsville, a Brooklyn, dove un gatto è stato avvistato tra i binari del treno. Sono stati gli stessi pendolari ad avvertire i dipendenti della metropolitana della presenza del micio. Nel giro di pochi minuti la corrente elettrica è stata staccata, in modo che l’animale non fosse investito dai treni che sopraggiungevano e che non rischiasse di morire fulminato da una scarica elettrica di 625 volt.

A salvare il quattro zampe è stato un operaio della metropolitana che gli si è avvicinato lentamente in modo da non farlo spaventare. Fortunatamente, dopo alcuni tentativi, il gatto è stato recuperato e tratto in salvo. Al salvataggio hanno assistito alcuni pendolari che hanno infine applaudito il soccorritore e, nonostante la linea fosse stata chiusa per circa 45 minuti, nessuno si è lamentato del lungo ritardo.

Un episodio simile accadde lo scorso anno, sempre a New York, sulla linea 6 della metropolitana del Bronx, dove un gatto randagio rimase incastrato sotto i binari del treno. Grazie ad alcuni pendolari fu dato l’ordine ai dipendenti della metropolitana di bloccare la linea. L’operazione di soccorso durò per più di un’ora e fortunatamente il micio fu salvato in tempo, riportando soltanto alcuni tagli alla testa.

Il gatto, ribattezzato Subway Dunford, fu in un primo momento preso in carico dai volontari dell’organizzazione no-profit “Magnificat Cat Rescue and Rehoming” che si occupano di salvare gatti abbandonati e in difficoltà, e successivamente è stato adottato dalla coppia che aveva lanciato l’allarme per salvarlo.

Gatto in pericolo sui binari: metropolitana chiusa per salvarlo

Photo Credits: Twitter

 

Impostazioni privacy