Smarrito in vacanza, il cane percorre 80 km e torna a casa

Beethoven, un Pastore Maremmano, si perde mentre la proprietaria era in vacanza. Ma non si perde d’animo e percorre 80 chilometri e torna a casa

Una storia per certi versi straordinaria. Il protagonista è Beethoven… non il grande musicista e nemmeno il San Bernardo dei film per ragazzi, ma un vero Pastore Maremmano di 4 anni, che vive in Toscana con la sua famiglia. Come scrive il quotidiano La Repubblica, il peloso, il 5 settembre scorso, si è perso in Maremma, esattamente a Castiglione della Pescaia, mentre la sua proprietaria, Cecilia Cantini, stava andando in spiaggia. A quanto pare l’animale, forse spaventato da qualche rumore o sentendo qualche odore irresistibile, ha fatto perdere le sue tracce, allontanandosi tra i cespugli.

Smarrito e investito

Poi, secondo alcuni testimoni del luogo, sarebbe tornato nella sua casa di villeggiatura, ma avendo trovato il cancello chiuso ha perso l’orientamento. Finito in mezzo alla strada, il cane è stato anche investito, fortunatamente senza subire alcuna danno, anzi rialzandosi prontamente e scappando nel mezzo della pineta attigua, a quel punto, però, senza più tornare indietro. I proprietari accortisi della sparizione, hanno fatto scattare l’allarme. Sono partite le ricerche, anche tramite squadre di volontari e appelli in Rete e sui social. Ma nulla è accaduto nei successivi 3 giorni e per Cecilia e la sua famiglia le speranze di ritrovare il loro cucciolone si stavano spegnendo.

Un ritorno… inaspettato

Almeno fino a venerdì 8 settembre, quando la donna è stata contattata telefonicamente dal fratello che le ha dato la bella notizia: Beethoven era tornato. Il cane si era ripresentato a casa, a Montalcino, in provincia di Siena, a 80 chilometri di distanza dal luogo dove si era perso. Visibilmente disidratato e anche molto affamato, era però molto felice di rivedere i suoi proprietari. Come felice è stata Cecilia, che non credeva ai suoi occhi. Il 4 zampe ora sta bene, si è ripreso dallo spavento e dalle fatiche di quei giorni. Un lieto fine che riempie il cuore di gioia per una vicenda che sa quasi di copione da film e che avrebbe potuto chiudersi amaramente, sia per Beethoven che per la sua famiglia.

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