Gatto egiziano: scheda del felino

Il gatto egiziano è una delle razze più antiche, allevato già nel 2000 a.C. È elegante, affettuoso, coccoloso, agile, ama stare in famiglia.

Un gatto dai poteri… magici. Almeno secondo il film Catwoman, nel quale dona capacità soprannaturali da donna felina alla protagonista dopo averla scelta, facendola anche resuscitare. Stiamo parlando del Gatto egiziano, conosciuto anche come Mau egiziano, in inglese Egyptian Mao. Tra i più antichi animali allevati dall’uomo, era ritenuto sacro nell’antico Egitto dove veniva addomesticato già nel 2000 a.C.

Come è oggi

La razza come la conosciamo ha preso origine da Nathalie Troubetskoy, una principessa russa in esilio che visse a Roma. Scoprendo che questi mici rischiavano l’estinzione, infatti, la nobile iniziò ad allevarli. Nel 1956 emigrò negli Stati Uniti portando con sé due femmine Silver.

Stazza e carattere

Corpo elegante, testa rotonda, ha degli occhi color verde uva, orecchie allungate e a punta, pelo corto con macchie nere,
la sua coda ha una lunghezza media di circa 20 cm. Il maschio pesa circa dai 4,5 ai 6,5 chili, la femmina invece dai 2,7 ai 4,5. Ha una spiccata sensibilità, è attento e riservato, non è mai aggressivo né nervoso. Affettuoso con il proprietario, ama farsi coccolare e solitamente sceglie una persona come migliore amico. Veloce e agile, ha un miagolio melodioso. Non gli piace stare da solo, pur adattandosi alla vita in appartamento ha bisogno di spazi adeguati dove arrampicarsi e sfogare le energie.

Tipologie

Ne esistono diverse tipologie. Il Silver, ha il mantello argentato con disegni nero carbone. Il naso è rosso mattone e i cuscinetti neri. Il Bronze, invece, ha mantello marrone scuro. Il naso è sempre rosso mattone e cuscinetti neri. Lo Smoke ha mantello tabby fumé con macchie nere. Naso e cuscinetti sono neri. Poi c’è il Black, il suo mantello è nero con macchie nere visibili solo in controluce. Anche in questo caso, naso e cuscinetti sono neri.

Curiosità

Maschio e femmina condividono l’allevamento e l’educazione dei gattini. E alcuni padri, addirittura, partecipano anche al parto, tagliando il cordone ombelicale. Inoltre, i papà sono molto atteti alla pulizia dei micini.

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