Caso Scazzi: AIDAA pronta a prendersi cura dei gatti di Michele Misseri

È definitiva la condanna per i responsabili dell’uccisione e dell’occultamento di cadavere della piccola Sarah Scazzi. La sentenza della Corte di Cassazione ha confermato l’ergastolo per Sabrina Misseri e Cosima Serrano e stabilito l’arresto anche per Michele Misseri. L’AIDAA, Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente, si è offerta di prendersi cura dei mici della famiglia durante il periodo di detenzione.

La Corte di Cassazione ha confermato la condanna all’ergastolo per Sabrina Misseri e Cosima Serrano, accusate dell’omicidio di Sarah Scazzi avvenuto nell’agosto del 2010. Confermata anche la condanna a otto anni per Michele Misseri per soppressione del cadavere di Sarah e ridotto la pena per il fratello di Michele, Carmine Misseri, riducendola a quattro anni e 11 mesi. L’AIDAA, Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente, presieduta da Lorenzo Croce, già prima dell’emissione del verdetto definitivo, aveva palesato le sue intenzioni di prendersi cura dei gatti di Messeri, che resteranno incustoditi una volta che lui sarà tradotto in carcere. La Presidente vicaria dell’AIDAA Antonella Brunetti, responsabile del rifugio di Brindisi, si è immediatamente resa disponibile ad adottare ed accudire i mici di Misseri.

Poche ore prima della sentenza definitiva, aveva dichiarato: Senza entrare nel merito della vicenda processuale, noi siamo pronti da subito a prendere in carico i gatti di Misseri nel momento in cui dovesse scattare per lui l’arresto, ovviamente prima di fare qualche passo attenderemo l’esito della sentenza della Cassazione. Dopo la conferma della sentenza, la Brunetti ha ribadito: Noi siamo a disposizione e nei prossimi giorni prenderemo contatti con i legali del Misseri per capire se questi gatti hanno bisogno di essere custoditi, in quel caso noi ci siamo. L’Associazione è da sempre dalla parte degli animali, attivamente operante su tutto il territorio nazionale in loro strenua difesa.

Lorenzo Croce, in merito al caso, ha affermato: Così come avvenuto in passato per il cane di Elena Ceste e per altri animali lasciati soli dai loro padroni perché morti o arrestati, anche in questo caso ci mettiamo a disposizione per ospitare presso il rifugio di Brindisi i gatti di Misseri se, una volta varcate le porte del carcere non troveranno nessuno che li accudisca. Ovviamente sarebbe buona cosa che i mici siano accuditi ad Avetrana, ma qualora non ci sia questa possibilità, noi siamo pronti a dare loro una mano e questo grazie alla generosità della nostra Antonella Brunetti, donna di forte carattere e futura presidente AIDAA.

Caso Scazzi: AIDAA pronta a prendersi cura dei gatti di Misseri

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