Seppellisce il cane nella tomba di famiglia, esplode la polemica

A Dovadola, in provincia di Forlì Cesena, un permesso speciale del sindaco ha consentito la sepoltura di un cane nel cimitero di famiglia. L’ordinanza ha sollevato molte polemiche.

Nel cimitero di Dovadola, grazie ad un’autorizzazione speciale del sindaco, è stato concesso a una donna di poter custodire le ceneri del suo pastore maremmano, nella tomba di famiglia. Il permesso è stato rilasciato perché il cane è considerato una persona di famiglia e la donna aveva il desiderio di seppellirne le spoglie accanto alla mamma, morta di recente. Tuttavia questa scelta ha scatenato veementi polemiche tra gli abitanti del Paese e soprattutto ha suscitato il disappunto del parroco, che ha commentato: Sono pazzie. La mente umana sta perdendo il buon senso. Il cimitero è comunale e possono fare quello che vogliono, io non vado certo a fare il funerale a un cane. Questo mondo sta prendendo davvero degli orientamenti strani e c’è da aspettarsi di tutto. Per me l’importante è che non si faccia una cosa religiosa. Anche se il primo novembre, quando benediciamo le tombe nel cimitero sarà benedetto anche il cane.

Questo fatto – ha aggiunto il sacerdote – è il segno della trasformazione della nostra società, sbagliata, dove gli animali passano al livello superiore degli uomini. Forse perché danno più soddisfazioni, perché quando arrivi a casa ti accolgono, con carezze e baci, ma non sono umani! È sbagliato attribuire un livello umano agli animali. Queste parole si riallacciano a quelle pronunciate dal Papa in più occasioni (LEGGI ANCHE PAPA FRANCESCO: “NO A CHI AMA I CANI E I GATTI E IGNORA LA SOFFERENZA DEI VICINI”), ma la proprietaria del cane e tutto il mondo animalista si chiedono perché un cane non possa essere seppellito accanto ai propri umani in una cappella di proprietà privata e soprattutto cosa ci sia di sbagliato nel considerarlo parte della propria famiglia.

Seppellisce il cane nella tomba di famiglia, esplode la polemica

La proprietaria del cane, morto a 11 anni, ha affermato: È vissuto con me tutta la vita. Lo presi da una famiglia che aveva due mesi. Era il più piccolo della cucciolata, ma ben presto era cresciuto e diventato tanto buono e affettuoso. In riferimento alla sua volontà di seppellirlo accanto alla madre ha riferito: Mio padre e mio fratello sono stati d’accordo. Anche mia mamma gli voleva tanto bene. E poi sarà sempre con me, quando morirò. Non esistono norme che lo vietano. La donna ha inoltre espresso tutta la sua gratitudine per l’ordinanza ad hoc emanata dal sindaco per accogliere la sua richiesta.

Photo Credits: Twitter

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