Garante per i diritti degli animali: per non dimenticare la storia dell’orsa Daniza

Un Garante per i diritti degli animali è possibile? Secondo quanto riporta L’Espresso, Manuela Granaiola ha presentato una proposta di legge per istituire questa figura con uffici su tutto il territorio ed anche un Fondo apposito. Per la senatrice del Partito Democratico bisogna avviare una vera e propria rivoluzione culturale, perché non scenda il silenzio su gravi episodi come quello della scorsa settimana che ha portato alla morte dell’orsa avvelenata in Abruzzo e dell’orsa Daniza. La storia di quest’ultima ha fatto davvero tanto scalpore sopratutto sui social network, scatenando un’ondata di indignazione.

Lo scorso Ferragosto Daniza ha aggredito un cercatore di funghi nei boschi del Trentino e così per settimane i tecnici forestali si sono messi alla sua ricerca per catturarla: peccato però che una volta trovata, è stata colpita con un dardo munito di anestetico per farla addormentare. L’orsa però non è mai più risvegliata. Una morte che ha fatto storcere il naso agli ambientalisti, agli animalisti ed ai politici per l’appunto. Se la legge Granaiola fosse approvata le regioni, le province ed i comuni con più di ventimila abitanti dovranno provvedere “all’istituzione del rispettivo ufficio del garante dei diritti degli animali e alla sua nomina”.

Dovrà essere una persona di nota competenza che lavorerà gratis per cinque anni: “E’ previsto un Fondo nazionale per la tutela dei diritti degli animali – ha dichiarato la senatrice – Che sarà costituito dalle risorse derivanti dal prelievo del 5 per cento sulle vincite non riscosse di Lotto e Totocalcio, finanziato dell’Unione Europea, nonché da donazioni, lasciti ed elargizioni da parte di soggetti pubblici e privati”. Gli animali saranno davvero più al sicuro in questo modo? Al momento la legge si potrebbe applicare solo su quelli custoditi a scopo di reddito o di compagnia, quindi il caso di Daniza non rientrerebbe assolutamente.

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